Curiosità della Natura


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Quando le nuvole danno spettacolo
A volte i sistemi nuvolosi danno spettacolo, a volte possono essere sorprendenti, o ingannevoli, o addiritura forieri di possibili guai, ecco una raccolta di effetti curiosi che le nuvole creano nei cieli.

Tromba d'aria ?

Foto di Carlo Lottero
ebbene NO !
quella che sembra una tromba d'aria che si stacca da una nuvola lenticolare, in realtà era una scia di aereo, per effetto prospettico collegata alla nuvola, è bastato aspettare alcuni minuti per vedere separarsi le due strutture.

Il muro

La Liguria per la sua conformazione di montagne relativamente alte a ridosso della costa, costringe spesso i sistemi nuvolosi a strane formazioni, anche in caso di perturbazioni estese queste possono venire convogliate in maniera particolare.
In questo caso la perturbazione arrivando da sud incontrava i monti che le impedivano di proseguire verso nord, generando questo effetto "muro" e permettendo sulle spiaggie una giornata di sole, mentre al largo il tempo volgeva rapidamente al brutto

Il giorno più caldo
Attenzione questo testo non è più valido, altri giorni sono risultati più caldi di quello descritto

Il giorno 11 Agosto 2003 è considerato il giorno più caldo per l'Italia e per L'Europa centrale a partire dal 1753 cioè da quando si sono cominciati a registrare i dati meteorologici. Questo giorno per fare un esempio la temperatura massima registrata a Genova è stata 31.1° mentre a Torino addirittura 41.3° C !
Ebbene proprio questo giorno io sono partito in pullmann da Genova per l'Irlanda, passando da Milano, Torino, Bardonecchia, attraverso il traforo del Frejus fino alla città francese di Digione. Il termometro del pullmann ha segnalato 40° a partire giusto da Bardonecchia che è a 1293 m slm, ed ha mantenuto questo valore fino a Digione, dove alle ore 19.00 c'era ancora questa temperatura! Ecco qui sotto la cartina del percorso con una foto scattata a Digione proprio alle 19.00 del 11-08-03

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Il diavolo di polvere
A volte capita di assistere a dei fenomeni naturali insoliti (almeno per il nostro paese), è il caso dei cosiddetti diavoli di polvere (dall'inglese "dust devils"), non sono altro che dei vortici di vento che si creano su superfici molto calde, in pratica delle mini trombe d'aria, durano pochi secondi e non fanno generalmente danni.
Mi è capitato di vederli vicino a Marrakech in Marocco, dove il caldo è veramente schiacciante, la cosa notevole è stata che di un gruppo di 26 turisti lo abbiamo notato solo mia moglie ed io.
Ecco una spiegazione del fenomeno così come appare nel libro di Silvano Fuso "Il Libro dei misteri svelati" (CASTELVECCHI 2010)
Un fenomeno più consueto e più facile da vedere [] è costituito dai cosiddetti "diavoletti di polvelvere" essi consistono in piccoli mulinelli d'aria che sollevano polvere e sabbia, particolarmente frequenti in zone desertiche. Pur essendo fenomeni comuni, anche in questo caso il meccanismo che li origina non è del tutto chiaro. La cosa più singolare è che anche un movimento dell' aria di entità trascurabile può innescare questi mulinelli. Ad esempio, un anima che corre può generare dietro di sé una scia di diavoletti.La spiegazione più plausibile ipotizza che essi siano originati da strati di aria calda che si trovano in equilibrio instabile a contatto con il terreno. Una piccola perturbazione fa sì che l' aria calda salga trascinando con sé altra aria e generando un piccolo turbine. Un fenomeno analogo si verifica talvolta sopra gli incendi (vortici di fuoco) e sopra la ra la superficie di un lago ricoperta da una cortina di nebbia (diavoletti di vapore).

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Le concrezioni eccentriche
Come è note nele grotte l'acqua piovana filtrando dal terreno trascina con sè delle sostanze chimiche che si depositano formando stalattiti e stalagmiti, un'altra formazione delle grotte sono i cosidetti "spaghetti" filamenti calcarei che pendono dal soffitto, spesso queste formazioni sembrano violare la legge di gravità e contorcersi fino ad assumere forme stranissime, vengoo chiamate concrezioni eccentriche.
I motivi per cui si formano così non sono sempre chiari, a volte sono correnti d'aria, a volte semplicemente la crescita critallina, oppure a volte gli spaghetti sono cavi, finchè la cavità è aperta l'acqua scorre verticale, e lo spaghetto si allunga, se il canale si tappa, può capitare che l'acqua cerchi un'altra strada e formi così la strana concrezione.
Questo foto sono state fatte nelle grotte di Borgio Verezzi (cliccare per ingrandire)





L'Arcobaleno in città
A volte la Natura riesce a dare spettacolo anche in città, qui 2 foto scattate in centro di Genova dopo un temporale
notare come l'arcobaleno sia doppio, nella foto a destra in basso a sinistra. (cliccare per ingrandire)



Ecco altri arcobaleni visibili in città




Arcobaleno su Piazza Argentina a Roma del 19/01/2014 foto di Marileda Maggi (Cliccare per ingrandire)






Gli occhi nella grotta
Quante volte guardando il buio di una grotta si pensa che dentro ci debba essere qualche animale, persona, o "cosa" che ci osserva e ci minaccia.
Oppure quante volte nei cartoni animati o nei fumetti abbiamo visto il personaggio al buio con degli occhi che lo osservano minacciosi.
Ecco come può succedere guardate nella grotta: non sembra di vedere proprio due occhi che ci scrutano ? Solo un effetto del Sole che filtrava tra le rocce dopo alcuni minuti gli occhi erano scomparsi La foto è stata scattata nel deserto dell'Acacus in Libia

Occhi nel deserto


La Piccola Era Glaciale
La Piccola era glaciale (PEG), è il periodo di anni tra il 1450 ed il 1850, in cui ci fu un abbassamento forte della temperatura media terrestre nell'emisfero settentrionale. A partire dal 1300 si è assistito ad un graduale avanzamento o alla rinascita dei ghiacciai alpini, questi sono arrivati ad una massima espansione intorno al 1850 quando le temperature hanno reiniziato ad aumentare favorendone il ritiro, fenomeno che è attualmente ancora in corso.
Non è ancora chiaro se la piccola era glaciale fu globale, anche se fenomeni contemporanei si presentano negli Stati Uniti, Nuova Zelanda, Canada e sulle Ande Peruviane, oggi si comincia a sostenere che si trattò di un episodio prettamente europeo o comunque solo dell'emisfero nord.
Il fiume Tamigi e i canali dei fiumi dei Paesi Bassi si congelarono spesso durante l'inverno e la gente pattinò e perfino tenne fiere sul ghiaccio. Si racconta che nella reggia di Versailles il vino gelasse nelle brocche.
In particolar modo, viene ricordato l'Inverno 1709 che, secondo gli esperti, è considerato il più freddo degli ultimi 500 anni per il continente Europeo. Altri fenomeni sono registrati durante il 1700. Tra il 1788-1789 gelano quasi tutti i fiumi in Europa: i ghiacci, infatti, impediscono la navigazione della Manica e il porto di Ostenda in Belgio può essere attraversato a piedi e a cavallo. Gli inverni molto rigidi causarono effetti sulla vita umana in varia misura. Le carestie divennero più frequenti e le morti per malattie aumentarono.
Gli scienziati hanno identificato alcune possibili cause predominanti per la piccola era glaciale: la diminuzione dell'attività solare o l'aumento dell'attività vulcanica. Tuttavia, mancando degli elementi certi, vi sono molte altre ipotesi che tentano di spiegarne le cause. Nel periodo compreso proprio tra il 1645 e il 1715, le macchie solari (indice dell'attività del Sole) rilevate furono insolitamente poche, con alcuni anni senza la rilevazione di nessuna macchia (teniamo conto che l'osservazione delle macchie solari e la loro catalogazione iniziò intorno al 1610, appena l'uso del telescopio diventò pratica comune). Questo periodo di ridotta quantità di macchie solari è denominato minimo di Maunder e combaciò con il periodo più rigido metereologicamente parlando.
La piccola glaciale è visibile nelle opere d'arte dell'epoca, mancando ovviamente la fotografia; questa stampa (appartenente ad una collezione privata) è opera di Gabriel Perelle (Vernon-sur-Seine ca. 1603-Parigi 1677), vissuto proprio negli anni della piccola era glaciale rappresenterebbe una veduta della campagna francese attorno alla meta del XVII secolo, con una notevole galaverna.



Un temporale in mare aperto

Trovarsi sotto un temporale in mare aperto non deve essere una bella esperienza, ma se si è a distanza di sicurezza si tratta di uno spettacolo notevole.







Un tramonto su Genova

Anche in città è possibile assistere a spettacoli della natura, questo è un tramonto la sera del 7-12-2017





Quando la natura si nasconde

Queste due foto sono state scattate a pochi minuti di distanza quella a sinistra in colori naturali quella a destra ai raggi infrarossi come si vede le nuvole erano quasi invisibili, la ripresa ai raggi infrarossi le ha rivelate



L'effetto dei raggi infrarossi si può vedere anche a colori, in quanto la fotografia riproduce il calore differente tra i vari oggetti, in colori diversi
naturalmente bisogna intervenire in fase di postproduzione con un apposito software altrimenti si ottengono solo tonalità diverse di rosso.
Ai tempi della pellicola, già in fabbrica tali pellicole erano regolate in modo da ottenere colori diversi con temperature diverse.



Per ottenere queste foto, necessita una fotocamera digitale appositamente modificata per vedere i raggi infrarossi, ed un software di fotoritocco,
al seguente link si trovano le istruzioni su come modificare le immagini così ottenute.
Come ottenere immagini all'infrarosso
Grazie all'amico TyDany per i consigli.

Il Caligo su Genova

A Genova e sulla Liguria in generale, la nebbia è un fenomeno molto ma molto raro, quando si manifesta arriva dal mare ed e' dovuta a masse d'aria molto miti generate da un anticiclone africano che scorrono sul mare ancora freddo dell'inverno, infatti il fenomeno avviene in primavera, l'aria mite accumula umidità, questa entrando in contatto con il mare ancora freddo, provoca queste nebbie che arrivano sulla costa, normalmente la nebbia si ferma non appena tocca la terraferma. Ringrazio Michela Canalis per avere concesso di mettere qui la sua foto, scattata il 1 Aprile 2021.
Di Michela Canalis consiglio il suo libro fotografico #Ourport. Genoa Port 24h edizioni ERGA.





La Corsica da Genova

A Genova e dalla Liguria in generale, può capitare che in determinate condizioni di umidità e pulizia della'aria si riesca a vedere la cima di Capo Corso cioè la Corsica nella sua punta più settentrionale. Ringrazio Michela Canalis per avere concesso di mettere qui la sua foto, scattata il 12 Dicembre 2021.






Eruzione vulcanica?

Questa foto sembra ritrarre un eruzona vulcanica, per fotuna no (è stata scattata in Sicilia)
si tratta di un normale cumulunembo temporalesco, uno dei tanti "effetti speciali" della natura
Un grazie a Mario che mi ha fatto avere questa foto.






L' Aurora Boreale

L'aurora boreale è uno spettacolo naturale mozzafiato che si verifica principalmente nelle regioni polari. È causata dall'interazione tra particelle cariche provenienti dal vento solare e la magnetosfera terrestre. Quando queste particelle entrano nell'atmosfera terrestre, interagiscono con gli atomi e le molecole nell'aria, producendo colori luminosi che danzano nel cielo notturno. I colori più comuni sono verde, rosa, viola e blu, creando un'esperienza visiva unica e magica.









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